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Eventi |
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Salone del Vino |
Il Marsala al "Lingotto" di Torino |
Il Salone del Vino, appena conclusosi al “Lingotto” di Torino, ha visto riservare al Marsala un “laboratorio del gusto”, curato da “Slow Food”, i cui ideatori hanno originalmente concepito come un confronto fra il più importante liquoroso italiano e il capofila europeo, prodotto nelle valli del Duoro. “Madredus che Porto! Le armonie di un vino cult a confronto con il Marsala di Sicilia”: questo il tema della tenzone degustativa che ha visto fronteggiarsi tre grandi Marsala, tutti prodotti da case vinicole consorziate (il Marsala Superiore Riserva Oro Dolce dei F.lli Buffa; il Vergine Baglio Florio Oro 1990, delle Cantine Florio; il Vergine Vintage 1980, della Carlo Pellegrino), in comparazione di assaggio con altrettanti liquorosi portoghesi (Quinta do Bom Retiro Tawny 20 Y.O., Adriano Ramos Pinto; Late Bottled Vintage 1997, W&J Graham; Vintage 1977 Millenium in Magnum, W&J Graham) questi ultimi presentati da Massimo Sagna, titolare dell’omonima ditta di importazione in Italia. L’incontro, coordinato da Gianni Fabrizio di “Slow Food”, ha visto quanto al Marsala gli interventi di Domenico Buffa per la F.lli Buffa, Demetrio Rizzo per la “Pellegrino”, di Marco Rabino per “Cantine Florio” e Presidente del Consorzio per la Tutela del Marsala d.o.c., riscuotendo il notevole interesse da parte di un centinaio di motivati partecipanti che hanno attentamente seguito per circa due ore la degustazione e le illustrazioni tecniche dei suddetti relatori. Le qualità cromatiche, le note olfattive, il gusto particolare dei prodotti in degustazione hanno evidenziato come le peculariatà di questi due grandi vini, Marsala e Porto, che possiedono molteplici attitudini comuni, non si traducono in concorrenza fra loro, ma danno luogo ad altrettanti unicum, proprio a motivo della singolarità inimitabile e del pregio intrinseco caratteristici dei rispettivi “terroir” di provenienza.
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